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30 NOVEMBRE 2019

La casa galleggiante che resiste ai cambiamenti climatici

Presentata a Miami già nel 2017, la villa galleggiante a emissioni zero è più che mai attuale.


Non è una novità la villa galleggiante presentata dalla compagnia ARKUP al Salone Nautico Internazionale di Fort Lauderdale a Miami, in Florida, il 1° novembre 2017. Ma a distanza di due anni rimane ancora l’oggetto più innovativo in tema di edilizia futuristica e sostenibile che abbia mai visto in rete.

La casa galleggiante esisteva già per tradizione nei Paesi Bassi, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, ma aveva il grande difetto di essere costantemente soggetta alle condizioni metereologiche.

Due talentuosi ingegneri europei hanno perciò pensato ad un sistema in grado di resistere a inondazioni e uragani che unisce il meglio della tradizione marittima olandese con il design di lusso e i materiali di alta qualità della pratica francese.

La casa è infatti dotata di un sistema di auto-elevazione su pilastri che resta saldo al fondale anche in caso di uragani o inondazioni e solleva lo yacht sulle sue sponde idrauliche per resistere ai forti venti.

In pratica è come una casa sulla terra ferma ma con la mobilità di uno yacht.

Oltre ad essere così straordinaria nel progetto è anche sostenibile: alimentata ad energia solare, senza carburante e ad emissione zero, in grado di sostare in silenzio in una baia o di vivere fissa in un porto turistico. Ovviamente è dotata anche di un sistema di gestione dei rifiuti e di raccolta e depurazione delle acque piovane.


Infine, la villa può essere personalizzata in base a tutte le esigenze e permette ai proprietari di non pagare le tasse di proprietà nella maggior parte dei paesi. Grazie alla raccolta delle acque piovane e alla produzione di energia solare, non solo si potrà risparmiare sui consumi ma si potrà godere anche di sgravi fiscali previsti dai diversi paesi in materia di pratiche sostenibili. 

Lo yacht di ARKUP permette di vivere con tutte le comodità di un'abitazione, ma con una vista mozzafiato sul mare e la città. Ideato per far fronte alle condizioni metereologiche estreme della costa orientale degli Stati Uniti, potrebbe trovare un mercato anche sulle coste europee, colpite sempre più di frequente da inondazioni e disastri climatici. Nell’era del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, che sia proprio la casa galleggiante il futuro?

Di certo l’idea è geniale, anche se al momento rimane un oggetto di alta gamma alla portata di pochi. Non stupisce che tutta questa innovazione e sostenibilità abbia un prezzo, per la precisione 5 milioni e mezzo di dollari…

Chissà se anche case produttrici più modeste e alla portata di un pubblico più vasto prenderanno esempio da questo prototipo e cominceranno a costruire abitazioni galleggianti auto-elevanti. Non mi stupirebbe se nei prossimi decenni vedessimo le nostre coste popolarsi di tante case sull’acqua!


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